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Anticiclone su Groenlandia vuol dire freddo e neve in Europa
Le prospettive del tempo sul lungo termine sembrano convergere su di un Anticiclone di blocco sulla Groenlandia, in grado di influenzare la circolazione atmosferica sull’Emisfero settentrionale.
Un imponente stratwarming si è andato sviluppando in questi giorni sulla Siberia, a quote molto elevate in Stratosfera (circa 29 mila metri di altezza), ma gli effetti di questo riscaldamento sono probabilmente in grado di influenzare la circolazione dell’aria anche negli strati inferiori, a causa della sua imponenza.
Partito in questi giorni dalla Siberia, questo riscaldamento tenderà a schiacciare il Vortice Polare scalzandolo dalla sua sede, allungandolo e costringendolo a suddividersi in due lobi, uno dei quali situato in Nord America e l’altro ad est della Scandinavia, sempre alle quote di 29 mila metri di altezza, mentre nel contempo un robusto anticiclone polare si formerà tra Canada e Groenlandia, poco prima della metà di Gennaio 2021.
Al livello troposferico, questo corrisponderà con la formazione di una robusta cellula di alta pressione sulla Groenlandia, collegata con un anomalo Anticiclone Polare che sarà ben strutturato anche alla quota di 5500 metri.
Si tratta di una situazione anomala che dovrebbe portare a tre zone fredde sul nostro Emisfero, una sugli Stati Uniti, un’altra su Siberia, Corea e Giappone, e la terza infine sull’Europa ed anche sull’Italia.
Sull’Italia è quindi possibile una prima quindicina di giorni di Gennaio molto perturbati, anche perché è probabile che le correnti atlantiche scorrano a basse latitudini stante la presenza ingombrante di robusti anticicloni ad alte latitudini.
Le mappe si riferiscono al modello matematico GEFS, statunitense, ma situazione molto simile viene mostrata anche da altri due modelli, in particolare il modello canadese GEPS, che mostra la persistenza di un’aera di bassa pressione in quota con aria fredda sul nostro Continente e sull’Italia.
Ed anche il modello europeo EPS converge con una situazione simile.
Ci aspetta dunque un mese di Gennaio che, con tutta probabilità, sarà piuttosto freddo e perturbato, con di nuovo molta neve sui rilievi montuosi e sulle pianure in particolare del Nord Italia.
Si tratta comunque di mappe di valori mediati di geopotenziale e temperature, quindi per i particolari dovremo rifarci ovviamente ai modelli matematici deterministi.
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