Il bilancio pluviometrico relativo all'anno solare 2020 risulta fortemente eterogeneo sulle tre province, con accumuli generalmente elevati sugli estremi settori sud-orientali salentini, parte della Valle d'Itria e, in generale, sul settore occidentale del Tarantino. Accumuli, invece, decisamente inferiori su parte del Brindisino e del Leccese, soprattutto con riferimento all'area gallipolina, dove il cumulato di precipitazione annuo raggiunge 400mm.

Come di consueto, l'utilizzo dell'Indice di Precipitazione Standardizzato (Standardised Precipitation Index - SPI, in inglese), elaborato sulla base delle serie storiche di ogni singola stazione, ci permette di quantificare in maniera sintetica l’abbondanza o il deficit di precipitazioni di una determinata località. Lo SPI, introdotto da McKee et al. nel 1993 [1] è l'indice scelto a livello internazionale, attraverso la Dichiarazione di Lincoln, per l’identificazione di siccità meteorologiche.
Tenuto inoltre conto che i dati pluviometrici, a differenza di quelli termometrici, non seguono una distribuzione normale o gaussiana (e per questo motivo, in alcuni casi, ha poco senso parlare per le piogge di medie e di relativi scarti), l'utilizzo di un indice standardizzato come SPI permette il confronto fra diverse aree geografiche, evitando così l'utilizzo talvolta improprio della semplice media aritmetica, la quale, in presenza di accumuli molto variabili nel tempo, come nel caso dei mesi estivi, in cui si notano annate con precipitazioni nulle intervallate da anni nettamente più piovosi, può portare a conclusioni completamente errate.
Dall'analasi dello SPI emergono le categorie climatiche indicate dal National Climatic Data Center (NCDC) e riportate nella tabella di seguito:

In generale, rispetto a quanto già osservato nell'analisi riferita all'anno meteorologico 2019-2020, la maggior dinamicità che ha contraddistinto l'ultimo mese dell'anno ha permesso di risollevare le "sorti pluviometriche" un po' di tutto il territorio in esame, smussando le situazioni siccitose emerse a fine novembre.
Nello specifico, si osservano le seguenti situazioni siccitose, elencate per ordine di gravità:

• siccità moderata nell'area di Brindisi, Lecce, Taviano, Copertino e San Pancrazio;
• siccità lieve sui settori occidentali del Capo di Leuca, sui settori centro-orientali della provincia di Lecce (Galatina, Maglie, Melendugno) e lungo la costa settentrionale brindisina, sino ad Ostuni.

• leggermente piovoso su gran parte del Tarantino, soprattutto nell'area che comprende Taranto, Massafra e Crispiano;
• moderatamente piovoso sugli estremi settori occidentali del Tarantino (per stazioni come Palagiano e Palagianello mancano i dati storici, quindi non è stato possibile calcolare il relativo indice SPI).

In tutte le altre zone, invece, l'anno termina nella perfetta normalità pluviometrica locale.

[1] McKee, T.B., N.J. Doesken and J. Kleist. 1993. The relationship of drought frequency and duration to time scale. In: Proceedings of the Eighth Conference on Applied Climatology, Anaheim, California, 17–22 January 1993. Boston, American Meteorological Society, 179–184

Fabrizio Congedo
Collaboratore SuperMeteo