Un’intensa perturbazione meteorologica si prepara a colpire l’Italia meridionale, con un netto peggioramento delle condizioni atmosferiche causato da una depressione che si sta formando sulle regioni meridionali. L’arrivo di aria fredda di origine nord-orientale porterà un drastico calo delle temperature e nevicate a quote molto basse.

In Abruzzo e Molise, l’interazione tra l’aria fredda e le precipitazioni attese potrebbe determinare nevicate non solo nelle zone montuose, ma anche su colline e pianure. Queste regioni, esposte alle correnti nord-orientali, si troveranno al centro di un’ondata di freddo e maltempo intensa, prevista tra domenica 12 e lunedì 13 gennaio 2025.

Condizioni previste in Abruzzo tra l’11 e il 13 gennaio 2025

L’Abruzzo affronterà un periodo pienamente invernale con un netto calo delle temperature e precipitazioni nevose abbondanti. L’aria gelida proveniente dai Balcani porterà un progressivo peggioramento:

• 11 gennaio 2025: prime nevicate, che si estenderanno gradualmente anche alle pianure.
• 12 gennaio 2025: ulteriore peggioramento, con temperature comprese tra 1°C e 4°C, alternanza di neve e pioggia e difficoltà al suolo.
• 13 gennaio 2025: nevicate più intense, con temperature in calo fino a -1°C e accumuli significativi, soprattutto in montagna.

Distribuzione delle nevicate in Abruzzo

La distribuzione della neve dipenderà dall’altitudine e dalla posizione geografica. La provincia dell’Aquila, caratterizzata da un territorio montuoso, sarà probabilmente la più colpita. L’Aquila, situata a 720 metri di altitudine, registra mediamente 70 cm di neve stagionale, mentre località come Campo Imperatore, Ovindoli e Roccaraso spesso superano i 2 metri di neve.

Nella provincia di Teramo, situazioni intermedie: la città di Teramo (265 metri s.l.m.) riceve circa 50 cm di neve all’anno, mentre le aree montuose dei Monti della Laga e del Gran Sasso vedono nevicate abbondanti, paragonabili a quelle dell’Aquilano.

La provincia di Chieti presenta una maggiore variabilità. Le aree costiere e collinari ricevono meno neve, mentre le zone interne attorno alla Majella possono registrare accumuli significativi, simili a quelli delle aree montuose elevate.

Impatti e raccomandazioni

Questa fase meteorologica invernale, seppur suggestiva, potrebbe creare disagi considerevoli, in particolare nelle aree più colpite da neve e maltempo. Sarà essenziale monitorare costantemente gli aggiornamenti meteo per informazioni più precise e affidabili. L’Abruzzo, con il suo variegato territorio di montagne, colline e pianure, si prepara così a fronteggiare un periodo di condizioni invernali affascinanti ma imprevedibili.