Dopo l'estate più calda mai registrata, il nostro territorio continua a infrangere nuovi record di temperatura.
 

Nel mese di ottobre 2024, infatti, sono stati raggiunti valori senza precedenti persino in alta quota, attorno ai 5700 metri. Questo fenomeno conferma la persistenza di una cupola di alta pressione stabile e duratura sulla nostra area geografica, che contribuisce a mantenere condizioni di caldo anomalo.



Il confronto con il passato rende chiaro il cambiamento in atto. Nel mese di ottobre appena trascorso, a circa 5700 metri di altitudine, si sono misurate temperature paragonabili a quelle tipiche delle estati di qualche decennio fa. 



Un paragone interessante emerge anche con l'estate del 1964, spesso richiamata dai negazionisti del cambiamento climatico per ridimensionare il fenomeno del riscaldamento globale. Di recente, un articolo dell'Unità del 19 luglio di quell'anno è stato condiviso sui social nel tentativo di dimostrare che le alte temperature non sono un fenomeno nuovo. Tuttavia, confrontare singole giornate di epoche diverse non solo non rispecchia le tendenze climatiche a lungo termine, ma rischia di distorcere il quadro complessivo, alimentando teorie prive di fondamento. Il riscaldamento globale è un fenomeno documentato da decenni di dati che mostrano un incremento delle temperature medie su scala mondiale e, pertanto, necessita di analisi basate su osservazioni di lungo periodo piuttosto che su episodi isolati.



Temperature elevate accompagnate anche da valori elevati dei geopotenziali, sempre alla quota di riferimento di 500 hPa. 
Il geopotenziale a 500 hPa è una misura importante utilizzata in meteorologia per analizzare e prevedere la circolazione atmosferica a livello sinottico, ovvero su una scala geografica che copre vaste aree e periodi di tempo che vanno da un giorno a una settimana. Questa misura rappresenta l'altitudine a cui si trova la pressione di 500 hPa  sopra il livello del mare, ed è espressa in metri geopotenziali (gpm). In altre parole, indica l’altezza della superficie di pressione di 500 hPa sopra la Terra, che di solito si trova attorno ai 5-6 chilometri di quota. La quota alla quale si trova il livello di 500 hPa dipende dalla temperatura della colonna d'aria sottostante. Quando l'aria è più calda, tende ad espandersi, e quindi il livello di 500 hPa si troverà a un'altitudine più alta. Viceversa, in presenza di aria più fredda, l'aria è più densa, quindi il livello di 500 hPa si abbassa. Questo rende il geopotenziale a 500 hPa un ottimo indicatore della massa d'aria calda o fredda in una determinata area.
Nel grafico di seguito, la linea di tendenza rossa mostra un aumento graduale del geopotenziale a 500 hPa nel corso degli anni. Questo suggerisce che l'altezza del livello di pressione di 500 hPa è aumentata, il che può essere un indicatore di riscaldamento globale. Infatti, come spiegato in precedenza, un aumento dell'altezza geopotenziale è spesso correlato a temperature medie più elevate, poiché l'aria calda tende a espandersi e a elevare questo livello di pressione.
Un valore elevato dell'altezza geopotenziale a 500 hPa può portare a condizioni meteorologiche più stabili e a temperature più elevate durante il mese di ottobre, con una maggiore probabilità di periodi secchi e stabili. Questo è particolarmente rilevante in contesti di riscaldamento globale, dove un geopotenziale più alto potrebbe amplificare ondate di calore tardive e ridurre le precipitazioni autunnali. In particolare, a partire dagli anni 2000, si osserva un incremento più marcato dell'altezza geopotenziale nel mese centrale dell'autunno meteorologico. I valori registrati negli ultimi anni sono tra i più alti della serie storica, con punte superiori ai 5800 metri negli ultimi periodi. 

Le correlazioni con l’aumento delle temperature sono evidenti e mostrano alcuni aspetti ricorrenti. Entrambi i parametri analizzati, infatti, evidenziano un minimo storico intorno al 1972 e un trend di crescita generale, con un’accelerazione di questo andamento negli anni più recenti. Inoltre, si riscontra una significativa variabilità anno per anno, che sottolinea come le condizioni non siano costanti ma subiscano fluttuazioni notevoli.


 

Per quanto riguarda le temperature misurate in prossimità del suolo, l'Indice di Temperatura Standardizzato giornaliero evidenzia una costante prevalenza di temperature sopra la media, con frequenti ondate di caldo anomalo, attenuatesi solo verso la fine del mese. L'unico breve episodio di freddo moderato si è verificato tra il 6 e il 7 ottobre.
Nel complesso, quindi, risulta:

Analizzando lo STI mensile sulle tre province, per ottobre 2024 risulta:

 

Dopo una temporanea boccata d'ossigeno a settembre, a ottobre è riemerso l’ormai cronico problema della siccità. L'andamento pluviometrico del mese, infatti, è stato determinato da un solo evento piovoso significativo tra 18 e 20 ottobre.
Con la consueta analisi dell'Indice di Precipitazione Standardizzato, osserviamo quanto segue:

Il caldo anomalo ormai è una costante che non si limita solo al mese di ottobre. Da luglio 2023, infatti, stiamo vivendo una serie continua di mesi con temperature ben oltre la media stagionale. Alcuni di questi mesi – come ottobre 2023, luglio e agosto 2024 – hanno registrato picchi di caldo eccezionali, mentre altri – come luglio e settembre 2023 e giugno 2024 – sono stati caratterizzati da temperature insolitamente elevate, rendendo evidente un cambiamento climatico sempre più marcato.

In conclusione, nel mese di ottobre 2024 sono stati registrati valori di temperatura e altezza geopotenziale eccezionalmente alti a varie altitudini, con un riscaldamento particolarmente evidente in quota. Questo fenomeno, noto come "amplificazione in quota", sottolinea l'influenza del riscaldamento globale sulla stabilità atmosferica e sui processi convettivi. A livello del suolo, le temperature sono state in gran parte sopra la media, con episodi di caldo anomalo in numerose località, mentre le precipitazioni sono risultate scarse, confermando una condizione di siccità persistente. 

Fabrizio Congedo
Staff SuperMeteo

03/11/2024