Si tratta di una data solamente indicativa, basata su impressioni personali, la climatologia italiana, ma anche le indicazioni dei modelli matematici a lunghissimo termine.
Il mese di Febbraio è un mese che, climatologicamente, ha fatto la storia della meteorologica italiana con alcune ondate di freddo di portata storica sull’Italia.
Basti ricordare le celebri ondate del 1929 e del 1956, ma numerose altre ondate (ad esempio quella dimenticata del 1965), o quelle recenti del Febbraio 1991, 2012, 2018.
Quest’anno l’Inverno sembra essere incanalato su binari decisamente miti, e le proiezioni dei modelli matematici sembrano orientati verso la continuazione della mitezza insolita di questa stagione, anche per il prossimo mese.
Ma stanno davvero così le cose? Dobbiamo abituarci a vedere le grandi tormente di neve in Spagna (come lo scorso anno), oppure ad Atene e nel Medio Oriente? Oppure, come in questi giorni, a New York e Boston, mentre noi rimaniamo all’asciutto e senza fenomeni significativi?
Effettivamente questa stagione invernale è particolarmente asciutta, con una carenza record di neve soprattutto sulle Alpi Occidentali, mentre le cose sono andate meglio dall’Abruzzo in giù, con un Meridione che ha visto alcuni episodi freddi e nevosi.
Ma passiamo alle indicazioni dei modelli ensemble sul lunghissimo termine.
L’esame delle ensemble del prestigioso modello europeo ECMWF, mostrano un deciso caos modellistico dopo il 4-5 Febbraio, con “spaghi” che divergono fortemente promettendo differenti soluzioni di previsione.
Quindi, sappiamo che ogni previsione al di là dei 4-5 giorni, che sia di grande freddo oppure di Anticiclone Caldo, è sempre fallibile.
Comunque, c’è un periodo, dalla metà del mese in poi, nel quale le ensemble dei principali modelli matematici sembrano mettere un’ondata fredda in arrivo sulla nostra Penisola.
Si tratta di cenni a livello generale, ma sembrerebbe che la grossa figura anticiclonica, dominatrice di questa stagione, accenni a spostarsi verso nord est, fino alla Penisola Scandinava.
In questo caso prenderebbe piede una grossa ondata di freddo da nord est, che andrebbe ad interessare la nostra Penisola, anche se probabilmente sempre asciutta al Nord Italia, mentre porterebbe oltre al freddo anche la neve al Centro Sud.
A supportare questa ipotesi le ensemble del modello canadese GEM, e di quello europeo ECMWF, nei loro run di controllo.
Si tratta di una ipotesi che potrebbe avere un supporto climatologico, in quanto è normalmente la seconda decade del mese di Febbraio quella che viene interessata dalle maggiori ondate di freddo della stagione invernale sull’Italia.