Anche in questo scorcio di Gennaio, la gente comune continua a chiedersi come sarà il tempo dei prossimi giorni, o settimane o mesi.
Ragionevolmente si può dire come sarà nei prossimi giorni immediati, ma quando si parla di tempi superiori i fattori casuali sono in grado di impedire una previsione precisa.
Ci rivolgiamo allora, per uno studio più particolareggiato dell’evoluzione del tempo, alla media dei run effettuati immettendo errori possibili nel contesto dei dati iniziali.
Iniziando un esame sulla situazione a livello emisferico, notiamo una tendenza allo sviluppo di un cuneo anticiclonico robusto sulla costa occidentale canadese.
Questo ha un grosso significato sul tempo nell’intero emisfero, in quanto da qui parte una forte discesa di aria artica sulla parte orientale statunitense, che sembra destinata ad avere una seconda parte dell’inverno molto cruda, mentre dall’Atlantico prende piede la risalita anticiclonica delle Azzorre in direzione delle Isole Britanniche e Scandinavia.
Questo, a sua volta, causerà una serie di imponenti discese fredde in direzione dei Balcani, e poi del Mar Caspio e zone prospicienti.
 

Questo schema non subirà troppi cambiamenti nel corso della terza decade di Gennaio, però con l’importante differenza per l’Italia che il cuneo anticiclonico in atlantico tenderà a spostarsi sempre più verso ovest, in Atlantico, lasciando quindi la nostra penisola sempre più in balia di correnti fredde nord orientali, soprattutto nella seconda parte della terza decade del mese.
  Un’altra conseguenza è che le temperature tenderanno ad irrigidirsi sul tutto il Continente Europeo e sull’Italia già a partire dall’inizio della decade, diventando molto basse sul finire del mese.
Vedremo se queste attese complessive saranno rispettate.