Una forte ondata di gelo siberiano sta colpendo da alcuni giorni l’Europa Centrale ed Occidentale, con temperature al di sotto dello zero anche in pieno giorno.
 
Il “merito” sta in una forte zona di Alta Pressione che ha stazionato a lungo tra Groenlandia ed Islanda, rendendo la circolazione atmosferica di tipo NAO negativo: le perturbazioni atlantiche con aria relativamente mite scorrevano da ovest verso est sul Mediterraneo, mentre correnti siberiane investivano l’Europa Centro Occidentale.
 
Questo blocco nella circolazione è andato avanti per diversi giorni, e freddo e nevicate hanno interessato Germania, Olanda, ed Isole Britanniche a partire dal lato orientale.
 
In Germania le bufere di neve hanno paralizzato il traffico autostradale, mentre le temperature hanno raggiunto un minimo di -11,1° a Berlino il giorno 10 Febbraio, e una punta minima di -27°.

 
In Francia è stata soprattutto la zona settentrionale a registrare temperature molto rigide.
 
Il gelo siberiano si è spinto fino a Lione, dove il giorno 13 Febbraio si è registrata una giornata di ghiaccio, con minima di -4,6° e massima di -1,3°, dopo la caduta di diversi cm di neve fresca.
 
A Parigi Le Bourget il termometro ha raggiunto -6,7° di temperatura minima.
 
Sulle Isole Britanniche è stato il Kent, la provincia sud orientale inglese, ad essere maggiormente colpita da neve abbondante, seguita da temperature gelide.
 
Il freddo si è poi propagato alle altre zone dell’Inghilterra e della Scozia, e si è raggiunto un minimo di -22,9° nella località scozzese di Braemar, il valore termico più basso dal 30 Dicembre del 1995 (qui il record risale al 1895 quando si registrarono -25,6°-
 
Il grande freddo che ha colpito l’Inghilterra centrale ha cominciato a gelare i fiumi, anche quelli maggiori.
 
A St. James Park di Londra la temperatura sta infatti andando sotto lo zero ininterrottamente dall’8 Febbraio, quando si è avuta anche una massima al di sotto del punto di congelamento.
 
A Ravensworth, nel Nord Yorkshire, il termometro è sceso fino a -15,3°.
 
Nevicate e temperature sotto lo zero hanno fatto si che si stiano formando delle formazioni di ghiaccio sul Tamigi, dove i gabbiani stanno tranquillamente camminandovi sopra, nella zona di Teddington, un sobborgo nella zona sud ovest di Londra.
 
Questo episodio di congelamento del Tamigi a Londra è la prima volta che succede dal rigido inverno del 1963, ed è un evento climaticamente molto rilevante.
   
La memoria torna ai grandi inverni della Piccola Età Glaciale, quando il Tamigi gelava in Londra al punto tale che si potevano svolgere delle grandi “Fiere sul ghiaccio” sopra il fiume congelato (l’ultima delle quali si tenne nel 1814).
 
Il congelamento si è verificato anche per il fiume Great Ouse nel Cambridgeshire, gelato a tal punto da bloccare le barche ormeggiate.