L’Isola  di Hokkaido, pur situata alla latitudine di appena 43°, è nota per i suoi inverni rigidissimi e nevosi.
Questo a causa della vicinanza dell’Isola con la Siberia, che è posta immediatamente ad ovest separata da un braccio di mare abbastanza esteso.

In questo modo, le rigide correnti siberiane che colpiscono la parte settentrionale del Giappone, pur essendo in origine asciutte, attraversando il mare si arricchiscono di umidità che viene scaricata sotto forma di neve, dando origine ad un fenomeno che è simile a quello che accade sulle nostre coste adriatiche quando giungono correnti fredde dai Balcani.

E’ per questo che la località sciistica più famosa del Giappone è quella di Sapporo, nota anche in Italia perché l’atleta azzurro Thoeni vi conquistò uno storico oro olimpico nello Slalom Gigante nel lontano 1972.

Sapporo è adesso una città con quasi due milioni di abitanti, è situata ad un’altezza di appena 5 metri sul livello del mare, sembrerebbe impensabile che a quella latitudine ci possano essere delle piste da sci, in realtà la sua nevosità media annua è di ben 477 cm, frutto di un trimestre invernale dove le temperature minime sono mediamente di -5,4°, le massime di +0,7° e la nevosità media di 367 cm con ben 58 giorni di neve.

Comunque gli spessori nevosi in città non raggiungono valori enormi , mediamente si resta sempre al di sotto del metro di altezza per tutta la stagione invernale.
Tuttavia in questi giorni il Giappone è stato investito da nevicata di portata eccezionale.

Sapporo ha visto cadere 60 cm di neve fresca, il più grande quantitativo di neve in 24 ore fin dal 1999.

L’altezza del manto bianco in città ha raggiunto i 133 cm di spessore, il più precoce spessore oltre i 130 cm dal 1949.

L’altezza massima assoluta mai rilevata è stata di 169 cm il 13 Febbraio 1939, e quest’anno forse si andrà vicini a superare il record.

Nell’Isola di Hokkaido spiccano i 560 cm di neve misurati a Charmant Hiuchi.