Il manto nevoso si sta ritirando dal nostro Continente, sotto la spinta di correnti umide e miti oceaniche.
 
Attualmente, la linea nevosa (quella che separa le zone innevate da quelle prive di manto bianco), sta dividendo a metà la Polonia, la Rep. Ceka, l’Ungheria e parte della Romania, permanendo comunque con un considerevole spessore più ad est.

 
Scendendo nei particolari, la neve è alta tra i 5 ed i 20 cm in Polonia orientale ( 10 cm circa a Varsavia), raggiunge i 25 cm sui Paesi Baltici (come a Vilnius), e sulla Bielorussia (22 cm a Minsk).
 
Sull’Ucraina lo spessore è di 10-20 cm, mentre a Mosca lo spessore supera i 50 cm ed è un innevamento record da decenni a questa parte.

 
Scendendo più a sud la neve è presente sui rilievi della Grecia, con alcuni cm di spessore fino a quote piuttosto basse, e soprattutto su tutta la Turchia interna, attraversata da rovesci nevosi provenienti dal Mar Nero.

 
L’intera Penisola Scandinava presenta uno spesso manto nevoso, su valori tutti superiori al mezzo metro di altezza, ad eccezione della punta meridionale della Svezia.

 
Sotto la spinta delle correnti meridionali la temperatura si è innalzata rapidamente sulla parte occidentale dell’Europa, mentre rimane molto bassa tra l’Ucraina ed i Paesi Baltici (con valori compresi tra -12° e -15°), e soprattutto in Russia europea dove i valori termici restano al di sotto dei -20°.

 
Le prospettive sono quelle di un caldo anticiclone che dovrebbe fare ritirare ulteriormente verso est il manto nevoso europeo, anche se per i primi di Marzo potrebbe di nuovo farsi viva l’aria Artica in direzione del nostro Continente.