La mattina di stamani le temperature minime sono scese a livelli molto bassi per la stagione, anche considerando il fatto che siamo nella terza decade di Gennaio ed il freddo dovrebbe essere normale in questo periodo.
Ma i valori registrati in zone di pianura ed in vallate sono comunque al di sotto delle medie stagionali.
Questo grazie alla massa di aria fredda affluita dall’Europa settentrionale e centrale, dove il freddo e la neve stavano facendo da padroni da diversi giorni.
L’afflusso di aria fredda è già terminato, come dimostra la risalita delle temperature sulle vette Alpine ed Appenniniche settentrionali, ma la massa gelida ha avuto modo di sedimentare verso il basso, e, unita al cielo sereno ed all’irraggiamento, ha portato le temperature minime ad abbassarsi al di sotto dello zero.
I valori termici più bassi, rilevati dalle stazioni dell’Aeronautica Militare, sono stati quelli di Dobbiaco, stazione altoatesina situata a 1222 metri di altezza, che ha segnato una minima di -18,3°C (ma nei due giorni precedenti era scesa fino a -21,0°C).
Seguono Novara con -7,8°C, Bolzano con -7,4°, Milano Malpensa con -7,1°C, Arezzo con -6,6°C, Verona con -6,4°, e Firenze con -5,3°C.
Altre temperature minime di rilievo sono i -5,0°C di Udine e Treviso, i -4,3°C di Rimini, i -3,9°C di Ancona.
Esistono inoltre i vari centri regionali che hanno una loro rete di rilevazione delle temperature, ad esempio si sono registrati -5,5°C a Vicenza e -12,4°C a Santo Stefano di Cadore, in Veneto.
Oppure una minima di ben -10,0°C a Monterchi, nella pianura aretina,e -8,1°C a Firenzuola (FI),  in Toscana.
E ben -7,6°C a San Biagio (RA), e -7,2°C a Ca Rossa (FC), sulla pianura romagnola.
Al Nord -7,0°C sono stati misurati a Cuneo Levaldigi, ed  -7,5°C a Besozzo (VA) ed a Soragna (PR).
Sull’Italia Centrale spiccano i -7,9°C misurati a Norcia (PG), i -10,1°C di Grotte di Stiffe (AQ), i -8,7°C di Castel di Sangro (AQ), mentre al Sud si sono misurate temperature basse solo in quota (-5,0°C a Camigliatello Silano e ad Etna Sud).
Alcune località interne pianeggianti dell’Abruzzo hanno raggiunto valori molto bassi grazie alla posizione valliva in quota, l’innevamento e l’irraggiamento notturno.
Ad esempio -15,7°C sono stati raggiunti sull’Altopiano delle Cinque Miglia, a 1200 metri di altezza, e -16,7°C ai 1260 metri di altezza di Pescocostanzo, ambedue in provincia dell’Aquila.
Le temperature dovrebbero aumentare nei prossimi giorni grazie alla presenza di un anticiclone subtropicale, tuttavia è possibile che su località vallive e di pianura (come in Val Padana) persistano le inversioni termiche con nebbie e temperature minime ancora basse.